L’ecocolordoppler è un esame diagnostico non invasivo che utilizza ultrasuoni per controllare lo stato di salute di vene e arterie e identificare alcune patologie vascolari, come aneurismi e trombosi.
Attraverso una sonda applicata esternamente sulla cute, al pari di una ecografia, si ottengono informazioni morfologiche (struttura, parete, decorso) e funzionali (flusso, velocità, direzione) sui vasi sanguigni consentendo in questo modo di evidenziare eventuali patologie vascolari e cardiache.
L’analisi delle immagini prodotte dall’ecocolordoppler consente di valutare in tempo reale la velocità e la direzione del flusso sanguigno evidenziando numerose malattie, sia nei bambini sia negli adulti, che pur non causando particolari disturbi con il passar del tempo potrebbero divenire gravi, invalidanti o mortali.
Gli ultrasuoni emessi dalla sonda riflettono su di un monitor il sangue in movimento che attraversa in tempo reale le varie strutture anatomiche.
Con l’ eco doppler è possibile studiare tutti i vasi del collo, dell’addome, degli arti inferiori e superiori.
ECO DOPPLER DELLE ARTERIE CAROTIDEE
L’ ecodoppler è un esame diagnostico che permette di visualizzare, con una sonda posizionata sulla superficie della cute, i vasi arteriosi che conducono sangue al cervello.
L’ eco doppler fornisce immagini a colori che permettono al medico di misurare diametro e spessore della parete del vaso, la velocità del flusso sanguigno ed evidenziare la presenza di restringimenti, detti “stenosi” dovuti a placche.
Può valutare inoltre la forma di queste placche; se sono giovani o di vecchia data; se la superficie è regolare o irregolare; e soprattutto valutare la percentuale di restringimento (o stenosi) di una arteria.
L’ eco doppler è utile per rilevare la presenza di “incrostazioni” sulle pareti interne delle carotidi che potrebbero ostruirle oppure rilasciare piccoli frammenti diretti verso il cervello e potenzialmente responsabili di ictus cerebrali o attacchi ischemici transitori (TIA) poiché stenosi e placche ateromatose spesso non causano particolari fastidi o disturbi, ma possono determinare improvvisamente ictus cerebrali o attacchi ischemici transitori, ossia malattie invalidanti e talvolta mortali.
Se si hanno fattori di rischio che predispongono alla comparsa delle malattie cardiovascolari (fumo, diabete, ipertensione arteriosa, ipercolesterolemia) è consigliabile effettuare un ecocolordoppler, per la prima volta, intorno ai 50 anni di età.
ECO DOPPLER DEGLI ARTI INFERIORI
L’eco Doppler venoso arterioso permette di individuare la presenza di restringimenti o di occlusioni a carico dei vasi arteriosi periferici, di diagnosticare trombosi venose profonde o varici.
L’ Eco-doppler venoso arterioso permette di individuare l’importanza, l’estensione, le dimensioni di una eventuale placca, cioè un accumulo di grasso e calcio che può provocare un restringimento.
Inoltre, consente di verificare se la direzione del flusso del sangue abbia, o meno, un andamento inverso rispetto al normale (reflusso).
L’esame è consigliato alle persone che abbiano delle vene non più in grado di spingere (drenare) il sangue verso l’alto, ossia alle persone con insufficienza o incontinenza venosa, condizione che si manifesta con gambe gonfie e vene dilatate e sfiancate (vene varicose).
L’esame si svolge come una normale ecografia e non comporta alcun dolore per il paziente.
ECO DOPPLER DEL CUORE
L’ ecocolordoppler cardiaco è un esame ecografico attraverso cui il cardiologo può identificare quasi tutte le malattie cardiache e monitorare la loro evoluzione nel tempo. Attraverso l’ eco doppler il medico può eseguire:
- la valutazione qualitativa e quantitativa delle malattie delle valvole cardiache;
- la valutazione delle dimensioni e del movimento delle pareti del cuore;
- la valutazione delle cardiopatie congenite;
- la valutazione degli esiti di un intervento cardiochirurgico.
Questo tipo di esame è consigliato alle persone particolarmente predisposte o già colpite da alcune malattie cardiache come, ad esempio, l’ipertensione arteriosa, il sospetto versamento pericardico, la cardiopatia ischemica, il soffio cardiaco, la stenosi valvolare, l’endocardite infettiva, la dispnea o con familiarità per malattie cardiovascolari genetiche.