Dolore alla pianta del piede
Dolore alla pianta del piede: cura della FASCITE PLANTARE
I nostri piedi assorbono fino a mezzo milione di chili di pressione durante una sola ora di intenso esercizio fisico. Supportano fino a tre volte il nostro peso corporeo durante le attività di camminata e corsa. Non è difficile capire perché questa parte del corpo sia altamente sensibile a traumi e dolori. Il dolore alla pianta del piede ha cause differenti, a seconda del problema necessitano di un trattamento diverso.
Si tratta di un fastidio o dolore persistente al piede? E’ piú forte al mattino? E’ lancinante simile ad una fitta o un formicolio? In quale zona del piede si presenta il dolore?
Queste sono domande che pone in fase di valutazione il fisioterapista prima di fare i test e poter capire la causa, il rimedio ed il programma di trattamento.
Fascite plantare: che cos’è?
La fascite plantare è una delle cause più comuni di dolore ai piedi. Deriva dall’infiammazione di una spessa fascia di tessuto, chiamata fascia plantare, che attraversa la parte inferiore del piede. Collega l’osso del tallone alle dita dei piedi. Le persone con fascite plantare avvertono dolore sotto la pianta del piede, quindi la parte inferiore del piede che è a contatto con il terreno, in genere a metà di questa zona o vicino alla parte interna del tallone.
Il dolore che si avverte con questo tipo di patologia è più comune al mattino dopo il risveglio oppure successivamente ad un intenso esercizio fisico come la corsa, sebbene si possa sentire il dolore al tallone, la così detta tallonite mentre si sta semplicemente camminando.
La fascite plantare è una condizione infiammatoria che di solito non ha una causa chiara. I medici si riferiscono a questa condizione, come fascite plantare idiopatica, senza una causa precisa. I fattori di rischio includono l’obesità, alterazioni dell’arco del piede (piede piatto o piede cavo), i muscoli dei polpacci contratti e la partecipazione ad attività che sollecitano ripetutamente il tallone, come la corsa.
esempio di alterazione dell’arco del piede
Anche alterazioni dei sistemi di movimento sono uno dei fattori di rischio principali. Un paziente può avere dolore sotto alla pianta del piede e infiammare la fascia plantare per un problema che nasce direttamente dal piede stesso o causato da un disturbo della coordinazione e del reclutamento muscolare a carico del ginocchio dell’anca o della colonna lombare.
Fascite plantare: come si interviene?
Il principale intervento per questo tipo di patologia, ma in generale per tutte le patologie funzionali del piede è quello di ripristinare gli equilibri del corpo che hanno sovraccaricato la zona, sempre in abbinamento con la terapia miofasciale. L’allineamento di alcuni gruppi muscolari e il corretto ripristino del gesto motorio con specifici esercizi è la strada migliore non solo per diminuire i sintomi ma anche per ridurre le possibilità che il dolore torni di nuovo o che peggio ancora si cronicizzi. Se la fascite plantare di un individuo non migliora con questi trattamenti, è necessario l’intervento di uno specialista come un chirurgo ortopedico per ulteriori trattamenti. Iniezioni di steroidi non sono raccomandate per ridurre l’infiammazione, il cortisone può produrre dei sensibili miglioramenti ma solo momentanei, perché non si agisce sulla vera causa del problema è a lungo andare possono addirittura peggiorare il quadro clinico.
Molto utilizzate sono invece, insieme all’esercizio terapeutico, le terapie fisiche come la Tecarterapia e le onde d’urto.
Nel nostro centro abbiamo creato un protocollo di lavoro certificato ben specifico:
- Riduzione stato infiammatorio tramite trattamenti strumentali ( Tecar/ onda d’urto )
- Trattamento delle rigidità articolari o miofasciali
- Riequilibrio della muscolatura tramite esercizio terapeutico
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